giovedì 21 febbraio 2013

alle 6 del mattino

sono le 6 del mattino... mi sono svegliato inquieto sul mio divano... nel freddo dei miei pensieri e del mio salotto non riscaldato... mio dio quanto è brutto uscire da un sogno completamente lucido.

quella lucidità che non si vorrebbe avere mai, quella in cui ti rendi conto dei tuoi difetti, dei tuoi problemi e della possibilità di risolvere tutto... ma la convinzione che quella voglia e lucidità scomparirà a breve con i ricordi di uno splendido sogno

ma torniamo a noi

è veramente una vita che non scrivo qualcosa di nuovo... vabbè ormai è diventato il tormentone del blog, passano mesi se non quasi anni poi ad un certo punto lo ritrovo ci scrivo su 2 cazzate e torno in pace con me stesso... oggi vorrei fosse diverso...

le cazzate? bè si parla di rimorsi e ricordi di quando ho iniziato quest'avventura e molte altre... quando il giovane vecchio pazzo vagava per le strade facendo ridere vecchiette e bambini... momenti nei quali non aveva paura di tuffarsi a capofitto in un rapporto che alla fine era solo un sogno...

ora sono qui davanti alla tastiera in questa casa da singol come è stata più volte definita... una casa che tenta di raccontare almeno parte della mia vita.. e come la città che ho sempre amato nasconde con amore i suoi peccati\gioielli.
risvegliato in modo piuttosto brusco da un sogno\incubo in cui passavo del tempo di fianco ad uno degli amori della mia vita che in qualche modo mi spiegava dolcemente una delle realtà della mia vita...

ora le cose da fare sono relativamente poche e semplici

rimanere aggrappato con tutte le mie forze a quella lucidità sopracitata

ricordarsi che voglia e dovere non sono cose indipendenti l'una dall'altra e di doveri ne ho un pò

tornare a vivere, basta con una reclusione che è più mentale che fisica

ora penso che mi darò alla seconda tazza di caffè sono le 6:30 direi che è più una necessità che un piacere

ok ora sto un po meglio... sempre più sveglio

sapete spesso mi chiedo se sono la stessa persona che ha passato quella miriade di avventure che ci sono dietro ogni mio passo...

viaggi in terre lontane, la creazione di un branco, la lotta per un idea, l'amore per la libertà

certo che riassunte così sembrano imprese epiche... e ora la stessa persona vive su un divano e lavora mesto come un qualsiasi altro numero di questa società.

fa quasi paura, sono quasi sicuro che l'eroe di quelle battaglie, di quei viaggi e di quegli amori oggi verrebbe a prendermi a pugni finché io non riprenda il lume della follia e quella che una volta era vampa di vita non torni a splendere come lo faceva a vent'anni, sembra passato un secolo e alla fine sono poco più di 10 anni

almeno sulla carta sono cresciuto, ho una casa, un lavoro rispettabile ed è triste pensare che questi alle volte risultino un peso... a vent'anni sentivo di non avere nulla da perdere, nulla a cui rendere conto e che l'unica preoccupazione era di tornare a casa dei miei con meno segni possibili delle mie improbabili avventure.
ora prima di lanciarmi a spada sguainata urlante e rabbioso contro un qualunque nemico penso, penso a cosa succederà domani come pagherò quelle ferite che un tempo mi sarebbero valse onori come ferite di guerra mentre ora sono pesi da aggiungere alla borsa

chiudersi in una grotta e pensare ai bei tempi non è una soluzione, non lo è mai stata

e ora?

spero di non tornare al secondo tormentone di qusto blog/diario

"si cambia pagina"

ormai di pagine ne ho girate talmente tante che più che un soldato sembro uno studioso... magari cambio libro... quello di cucina, anche se mi ha dato grandi soddisfazioni non mi sta facendo altro che male

dai da oggi si torna alla vita, e non si comincia per passi, ci si va diretti come quando appoggio un libro di ricette e ne prendo uno di avventure

buon giorno a tutti... spero di essermi svegliato e come ama ripetermi un amico le cose più importanti della vita me le ha insegnate star wars :OP


Fare o non fare, non c'è provare

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