domenica 9 dicembre 2018

Alla fine é solo e sempre l'inizio

Ogni tanto mi piace tirare fuori di nuovo questo blog, é nato con Cristina, ha preso forza con Silvia che poi l'ha portato in fin di vita, chiara a modo suo l'ha riacceso e Greta in fondo non ne sa nulla, ma grazie a lei prenderà respiro.
Qui scrivo le mie cose, le mie cose di questa vita di bolina che spesso mi fanno male o me ne hanno fatto.
E ora cosa mi trovo a scrivere? Non lo so, una ennesima lettera da mettere in una bottiglia tuffata nel mare della rete.

Ciao Adriano ti racconto come ti é andato fin qui questo strano e pazzo anno, prima di tutto complimenti, in questo anno hai vestito panni che non pensavi ne speravi di vestire ancora, sei stato un amante, un compagno, un master e un mare di altre cose che quel pazzo che sei ti é venuto in mente potessi diventare. lo sai, peró come hai sofferto quest'anno spero tu non lo soffra mai piú, sei una bella persona, dai tutto prima ancora di pensare di poter ricevere qualcosa e se quel qualcosa arriva sembri il bimbo che sei stato ormai 3 decenni fa.
Ti scrivo questa lettera perché sono 2 giorni che ti vedo a terra, non che gli amici non ti siano vicini, ma sai come sei fatto, un cazzo di animale poco addomesticato, quando ti senti ferito gridi aiuto ma poi tieni tutti a distanza, non so se fai bene o meno, questo ti ha portato fino a qui e chissà dove ti porterà.
Hai messo una foto a cui due persone dovrebbero pensare, la prima perché le hai rubato quelle rune, sai che ci teneva ma volevi che parte di quella meravigliosa donna ti accompagnasse sempre nella vita da qui in poi, la seconda solo perché sappia che ancora pensi a lei e a quanto le hai voluto bene.
Ora guardati indietro, ti prego Adriano, guarda che cosa eri ad un anno indietro da oggi, non che oggi sia una data fondamentale ma é dicembre, l'inizio del cammino che durerà ancora 2 anni, ti prego almeno ora non minimizzare i tuoi successi, guarda che cosa era quella persona che cosa é quella davanti al cellulare.
Un anno fa eri un uomo di 180 kg che non trovava motivazioni per andare avanti, un uomo che aveva perso ogni fiducia nelle altre persone, aveva 4 amici, é vero erano gemme di rara bellezza e lo sono ancora...
Ma cosa sei ora? Bé in questo momento magari é meglio non sottilizzare sullo stato d'animo, ma sei arrivato a 150, ti sei pesato poco fa, e anche se sei ferito ti ho visto sorridere soddisfatto, ti sei tuffato in 2 relazioni che avevano un grado di follia imbarazzante e checché ne dicano entrambe quelle donne hanno amato se non te, almeno lo starti vicino, sei un vulcano, alle volte lo ammetto sei ancora lì sul divano a pensare a che farai, o come adesso a buttare una giornata che poteva essere fantastica solo per l'ennesima ferita, piantala, lo dici sempre agli altri che vedi soffrire, ora Adriano piantala tu, piantala di piangerti addosso e lanciati in quelle avventure che ti riescono cosí bene da illuminare il tuo viso e quello di chi ti circonda e brutto testone, ricorda che chi ha l'onore di camminarti a fianco é fortunato, nessuno cade o viene dimenticato al tuo fianco, certo camminare di fianco a te non é comodo... Ma é sicuramente bello e avventuroso.
Ora che ti vedo sorridere sono rincuorato, stai male ma almeno sei conscio di quello che sei, ora non gongolare, giú la testa e rientra in battaglia, hai di fronte a te ancora molte battaglie e come hai imparato negli anni, non le puoi vincere tutte.
Se qualche persona vorrà tornare al tuo fianco piantala di ringhiare, ti ho insegnato tempo fa che chiudere qualcuno danneggia entrambi quindi il posto é libero?

Si
Continua a fare in modo che quel posto sia appetibile e confortevole

No
Uguale ma non sognarti nemmeno che lo possa rimanere in eterno

Ora ti mando un abbraccio, Adriano, sei un uomo, sei una persona forte, sei una persona dolce, sei duro soprattutto con te stesso, ora che hai ripreso fiato non sprecare il dolore che hai provato, la prossima volta lanciati da piú in alto...

Ancora un abbraccio e sappi che ti terró d'occhio